L’app di videoconferenze Zoom, condivide i dati con Facebook
Secondo quanto emerso da Motherboard, la nota società di video conferenze Zoom, condivide dati con il social network Facebook.
L’applicazione gratuita, è finita nel mirino dell’opinione pubblica, quando da uno studio è emerso un filone di condivisione dati con Mark Zuckerberg,
La matrice sotto la lente è quella dell’app iOS che, mostra chiaramente una connessione con Graph API del noto social.
I dati raccolti fanno parte di un sistema di profilazione dell’utente, con orari di accesso, connessioni, dispositivo impiegato, geo localizzazione e operatore mobile.
Uno scenario simile è già apparso con il noto dispositivo Ring di Amazon, che negli ultimi mesi ha subito anche moltissimi attacchi hacker.
Nelle ultime settimane a causa della pandemia da coronavirus, secondo i dati Apptopia riportati da VentureBeat, i download giornalieri dell’app Zoom sono passati, su scala globale, dai 171 mila di metà febbraio ai 2,41 milioni del 25 marzo, con un incremento del 1.300%.
Download giustificati sicuramente dalle innumerevoli utenze bisognose di lavorare in smart working.
AGGIORNAMENTO 5.0
La novità principale introdotta dalla versione 5.0 dell’app di Zoom è la crittografia AES-256 GCM, che finalmente è in grado di proteggere i dati dell’utente criptando sia la connessione con chiavi crittografiche veramente complesse da decifrare.
L’introduzione di questo standard di crittografia avverrà gradualmente, entro il 30 maggio.
In arrivo anche il Control Data Routing, cioè la possibilità per l’amministratore del meeting di decidere da quali server far passare il flusso dei dati.
Tutte le impostazioni di sicurezza, poi, saranno accessibili cliccando su una sola icona. L’uso di una password robusta sarà poi obbligatorio per quasi tutti i meeting, specialmente quelli registrati in cloud.