La nota app di messaggistica Whatsapp potrebbe diventare a pagamento.
Per chi non la conoscesse, Whatsapp è un’applicazione per smartphone che garantisce il trasferimento di file testo-audio-video-foto tra i possedenti di questa app grazie al collegamento ad internet.
Dagli inizi del gennaio 2013 questo comodissimo programmino è diventato a pagamento al costo di 0,89 cent per tutti i possedenti di smartphone Android, restando gratuito per tutti i dispositivi iOs.
L’amministratore delegato della società, Jan Koum durante un intervista, fa sapere che molto presto la’pp diventerà a pagamento anche per iPhone e iPad che secondo le indiscrezioni la nuova politica sarà attuata già da maggio di quest’anno.
Quanto costerà l’applicazione?
Evidentemente il costo sarà identico al prezzo di acquisto iniziale [0,89€]. Naturalmente è già scoppiata la polemica e sembra non arrestarsi. Ma è giusto fare polemica per 0,89€?
E’ evidente che il prezzo è veramente irrisorio se pensiamo agli ipotetici risparmi ricavati grazie a questo servizio.
Prezzo di un caffè per un servizio annuale, meglio di così?
Aggiornamento:
L’app non è mai diventata a pagamento. Attualmente l’app di messaggistica raccoglie dati “ufficiosamente” vendendole a società terze per uno sviluppo di mercato.
La raccolta dati inconsapevole è diventata la nuova moneta virtuale utilizzata da gran parte delle società per poter monetizzare i contenuti diffusi gratuitamente.
Molto spesso sono stati riscontrati considerevoli violazioni della privacy, e grazie ad una sentenza del parlamento Europeo, moltissimi limiti sono stati aggiunti a questo fenomeno.
Può una legge europea bloccare la raccolta dati?
Sicuramente questo fenomeno non è totalmente abolito anzi, è stato reso più efficace e nascosto rispetto al passato.