Il nuovo piano regolatore dei mezzi pubblici di Londra ha momentaneamente bloccato il servizio UBER nazionale, mandando in tilt il servizio.
Per chi non lo conoscesse UBER è un servizio di “autista con conducente” (alternativa di un TAXI) che vi da la possibilità attraverso una semplice app di pianificare e effettuare un tragitto ad un prezzo conveniente.
Con l’introduzione della nuova riforma del trasporto pubblico che “tutela” i servizi statali, UBER essendo un servizio privato verrebbe automaticamente escluso dal trasporto cittadino, mettendo a dura prova l’esistenza dell’azienda in UK.
Oltre al tempestivo intervento dei legali, immediatamente è partita una raccolta firme sul noto portale Change.org a favore dell’azienda statunitense. In poche ore poco più di 500.000 firme sono state registrate sul portale.
In soccorso della società americana è arrivato un esponente del governo May, Greg Hands, che all’interno del Dipartimento per le comunità e i governi locali si occupa della metropoli. «A rischio sono il posto di lavoro di 40mila persone e 3 milioni e mezzo di cittadini senza mezzo di trasporto» ha scritto su Twitter.
La Transport for London (ente decisionale del trasporto pubblico londinese) ha fatto sapere che lascerà intatto il servizio fino alla decisione sul ricorso che potrebbe richiedere mesi.