Parte l’indagine dell’Antitrust, l’aumento delle tariffe dopo la fatturazione mensile è reato.
E’ iniziato il controllo a tappeto dell’Antitrust sulle compagnie telefoniche dopo la fatturazione mensile approvato in questi mesi.
Secondo quanto asserito dalla stessa, l’aumento dell’8,6% inserito nelle fatture e nelle bollette degli italiani è illegale.
Questo processo di aumento “immotivato” è definito “cartello”.
Il garante afferma inoltre che ci sia stato una sorta di accordo interno, attraverso delle associazioni di categoria, che hanno portato in modo “non casuale” l’aumento uguale per tutti dell’8,6%.
Possibile che tutte le aziende casualmente hanno approvato questo aumento?
Naturalmente NO, ma è stato un calcolo fatto a tavolino per rientrare sull’entrate perse con la fatturazione a 30 giorni e non 28.
Ecco il comunicato stampa:
L’Autorità ha ritenuto che la documentazione acquisita durante le ispezioni confermi prima facie l’ipotesi istruttoria secondo cui le parti avrebbero comunicato, quasi contestualmente, ai propri clienti che la fatturazione delle offerte e dei servizi sarebbe stata effettuata su base mensile anziché su quattro settimane, prevedendo, al contempo, una variazione in aumento del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, invece che 13. Pertanto, al fine di evitare il prodursi, nelle more della conclusione del procedimento, di un danno grave e irreparabile per la concorrenza e, in ultima istanza, per i consumatori, l’Autorità ha adottato misure cautelari urgenti intimando agli operatori di sospendere l’attuazione dell’intesa oggetto di indagine e di definire la propria offerta di servizi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti.