Un team di ricerca del Massachusetts Institute of Technology (Mit), ha presentato alla comunità scientifica, importanti risultati rivelatori ottenuti dalla sperimentazione dei nanotubi di carbonio in alcune specie di piante. Secondo gli studiosi adoperando questa particolare tecnologia è possibile potenziare le funzionalità vegetali moltiplicando incredibilmente le funzioni naturali.
Le piante in genere fanno uso di circa il 10% della luce solare disponibile, ma i nanotubi di carbonio possono fungere da antenne artificiali che permettono ai cloroplasti di catturare una lunghezze d’onda maggiore di luce.
I ricercatori hanno inoltre dimostrato che è possibile trasformare le piante di A. thaliana in veri e propri sensori chimici, inserendo nanotubi di carbonio rivelatori che percepiscono l’ossido nitrico (inquinante ambientale prodotto dalla combustione). Michael Strano, professore di ingegneria chimica e capo della squadra di ricerca del Mit, ha sottolineato l’incredibilità dei risultati registrati e di come i nuovi vegetali possano diventare le piattaforme tecnologiche del futuro.