Silicio per costruire il Cervello elettronico del futuro
Ormai da un decennio la ricerca aerospaziale sta dando un grosso input alla ricerca scientifica, e una delle scoperte più interessanti, è proprio il cervello artificiale.
ESA (Agenzia Spaziale Europea) in collaborazione con alcune agenzie europee ha realizzato i famosi ‘dischi’ di silicio, che in elettronica vengono definiti wafer.
Ma a cosa servono i Wafer?
Parliamo dei più piccoli “mattoni” su cui si basano le missioni spaziali: ogni chip e’ dotato di un particolare circuito elettrico, che esegue un compito ben preciso, dalla decodifica dei segnali lanciati dalla Terra ai satelliti fino al controllo di interi veicoli spaziali.
Ogni Wafer ha un diametro di 20 centimetri e contiene dalle 30 alle 80 copie di ogni chip: ciascuno di questi ultimi ha fino a 10 milioni di transistor o interruttori di circuito.
Una volta impacchettati all’interno di involucri protettivi, i wafer saranno collegati ad altri componenti dei satelliti, come sensori e attuatori.
Tecnologia e innovazione, siamo pronti per il salto nello spazio?
Il cervello del futuro potrebbe partire proprio da qui, dall’innovazione tecnologica applicata in campo aerospaziale e poi magari adattarlo alla tecnologia dei consumer.
Forse prossimamente potremmo addirittura avere l’intelligenza artificiale in casa e magari poter controllare tutto con un app del telefono.
Antonio Barbato