Sulla luna di Saturno chiamata Titano forse potrebbe esserci acqua
Il più grande satellite di Saturno, Titano è stato in questi giorni protagonista di un singolare evento percepito dalla strumentazione di un telescopio della NASA.
La sonda Cassini durante il suo viaggio intorno a Saturno, ha registrato una particolare pioggia anulare con particolare somiglianza alle piogge terrestri.
Il ritratto che immortala la pioggia titanica è stato scattato il 7 giugno 2016 con lo spettrometro VIMS.
Grazie ad essa è stata notata un’area riflettente molto vasta (si parla di 120.000 km quadrati) nei pressi del polo nord di Titano, probabilmente causata dal rifrangersi della luce solare sulla superficie bagnata.
Si tratta della prima testimonianza di una pioggia estiva sull’emisfero settentrionale di questo satellite di Saturno.
La durata delle stagioni su Titano ha una durata ben diversa rispetto a quella delle stagioni terrestri: una stagione lì dura sette anni terrestri, rivelandosi “titanica” in tutti i sensi
Questa rappresenta una grossa scoperta per il nostro pianeta ma sopratutto per la nostra umanità. Questa potrebbe essere definita una prova evidente sull’esistenza di acqua su altri pianeti del sistema solare e quindi una grande percentuale che ci sia vita.
Da sempre l’uomo è alla ricerca di altre forme di vita.