Robot concierge, robot fattorini e robot assistenti: sono lo strano staff di una catena alberghiera giapponese. Ma si può insegnare l’ospitalità a un androide?
Si chiama Henn-na ma è noto a tutti come l’hotel gestito dai robot.
Come sappiamo, il Giappone è sempre protagonista delle innovazioni tecnologiche sopratutto nell’ambito della robotica, ma questa volta ha superato veramente l’immaginazione dei più curiosi.
Già da qualche tempo c’è un Hotel totalmente gestiti da androidi a forma di dinosauri chiamato Henn-na, che attraverso l’app WeChat strumento principale come metodo di pagamento, permetteva l’automatizzazione di ogni processo al suo interno.
Dal Check-in al ristorante, tutti i processi di gestione totalmente controllati da un AI principale.
Il primo hotel di robot ha aperto con uno staff di un’ottantina di androidi, salito poi a 243: un progetto che può avere senso in un paese come il Giappone, dove la manodopera scarseggia a causa del drastico caso delle nascite e di una popolazione sempre più anziana.
Secondo l’andamento annuale dei robot, quasi l’80% di loro sono in continua manutenzione, rendendoli praticamente non produttivi.
A peggiorare la situazione è il continuo “cattivo atteggiamento” di qualcuno di loro come Churi, e tempo fa passò una notte ad infastidire un cliente che stava dormendo scambiando il suo russare in una serie ripetuta di richieste.
Morale? Progetto sospeso e chiusura dell’Hotel, però un applauso per l’impegno e l’inventiva è totalmente meritato.