Come vi avevo già annunciato, ho varcato l’ingresso dell’Energy Med Napoli 2012 e scriverò questo articolo con le mie impressioni.
Da come avete potuto vedere dalla foto, sul biglietto c’è scritto “invito”,questo perché tutti gli studenti universitari della Federico Secondo di Napoli tramite una tempestiva registrazione sul sito della fiera avevano la possibilità di entrare free.
Mi sono presentato alla fiera il giorno stesso dell’apertura proprio per percepire al meglio la sua organizzazione ed evitare naturalmente il caos dei giorni successivi.
L’evento naturalmente è stata all’insegna dell’energia solare, notevole è stata la presenza delle aziende italiane, dove si è registrato un aumento del 70% rispetto all’anno precedente.
Grandi espositori e importanti compagnie del fotovoltaico si sono dati battaglia a colpi di Mw/euro mostrando le loro punte di diamante. Citiamo alcune di esse come: Enel, Eni, Gaia energy, Solarpower e EnergItalia.
Da come ho potuto constatare, 80% del pubblico presente, era principalmente interessato alle promoter e gadget vari, sottolineando così la nostra ignoranza e il nostro disinteresse sull’energia solare.
Rispetto all’anno scorso i prodotti presentati quest’anno erano nettamente più efficienti ma sopratutto economici.
Fattori che hanno bloccato momentaneamente questo settore purtroppo sono gli incentivi statali che hanno bruscamente rallentato la loro commercializzazione.
Personaggio interessante che ho intravisto tra la folla è stato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ricoprendo una figura fondamentale nel territorio napoletano, sta cercando di avviare una politica Free power nel territorio.
Sono rimasto un pò deluso dagli scooter elettrici della Zem, società italiana che promette motoveicoli con queste caratteristiche:
Posso mai essere interessato a un motociclo di 4200,00 euro che percorre massimo 120 km con una carica??
A parte stand completamente inutili, la fiera è stata particolarmente interessante e sicuramente rinnoverò questo appuntamento anche l’anno prossimo.
Forse se le compagnie europee avessero partecipato alla fiera la competizione si sarebbe fatta più interessante.