Sono stati confermati i collegamenti tra Cambridge Analytica e il Governo Trump, le notizie si infittiscono.
Come una vera e propria telenovelas, il nuovo consulente per la sicurezza nazionale nominato da Trump avrebbe dei legami con Cambridge Analytica.
John Bolton come Michael Flynn è saltato fuori che hanno collegamenti diretti con l’agenzia sotto accusa.
Il New York Times ha pubblicato ieri un bellissimo articolo che riportava sia il fittizio caso ma sopratutto le nuove scoperte uscite fuori. A quanto pare John Bolton nel 2014 ha assunto Cambridge Analytica nell’agosto.
Bolton per ha incanalato $ 1,2 milioni verso sondaggi e “microtargeting comportamentale con messaggistica psicografica” nel corso di due anni.
Secondo il rapporto, lui era consapevole del fatto che i dati provenivano dagli utenti di Facebook, sebbene non fosse chiaro se Bolton sapeva che i dati erano stati ottenuti tramite uno sviluppatore di Facebook senza consenso.
In USA lo scandalo è dilagante ma probabilmente in Italia non si è ancora capita la gravità della situazione.
E’ come se 50 milioni di italiani involontariamente avessero donato informazioni personali a sconosciuti. Se si conoscono le abitudini, gli hobby, i pensieri politici e i rapporti che si hanno con gli altri, è molto facile incanalare progetti e inserzioni che massimizzano i profitti.
Mercoledì il CEO di Facebook, ha chiesto scusa e ha confermato di nuovo che non era a conoscenza dell’operazione avvenuta.
Ma dico, voi ci credereste che 50 milioni di utenti con i loro dati sono stati trafficati sotto al suo naso sicuramente non gratis? Io no.