Il noto satellite statunitense della NASA denominato Kepler, nella sua ultima esplorazione spaziale, ha rilevato grazie al suo enorme obiettivo, circa 1.715 nuovi pianeti, regalando così moltissimo lavoro agli astrofisici del settore.
La scoperta inaspettata ha svelato, tra i tanti corpi celesti individuati, circa 600 pianeti presumibilmente abitabili, cioè posti ad una distanza “ideale” per la sopravvivenza di forme di vita intelligente.
L’Europa naturalmente non è rimasta a guardare infatti entro il 2024, verrà realizzata una nuova missione spaziale che garantirà il superamento del record americano. Il nuovo telescopio primario, invece di essere unico, con una larghezza dell’obbiettivo di 1 metro come in Kepler, è stato “spezzettato” in 34 telescopi molto più piccoli, che permetteranno un’ispezione più veloce e accurata dello spazio profondo.