Xiaomi detiene più di 29.000 brevetti a livello globale e pubblica il suo primo white paper sulla proprietà intellettuale
Xiaomi, azienda di elettronica di consumo con smartphone e dispositivi smart interconnessi da una piattaforma Internet of Things (IoT), ha pubblicato il suo primo white paper sulla proprietà intellettuale, nella quale illustra i risultati ottenuti in materia e le sue capacità di innovazione tecnologica.
In tutti i settori in cui opera, Xiaomi ha raggiunto risultati importanti nella proprietà intellettuale: alla fine di settembre 2021, il Gruppo si collocava al 13° posto a livello mondiale per quanto riguarda le famiglie di brevetti 5G autodichiarati, mentre un anno dopo, a fine settembre 2022, l’azienda ha registrato più di 29.000 brevetti a livello globale, coprendo più di 60 Paesi e regioni.
Wang Xiang, Socio e Presidente di Xiaomi, ha presentato per la prima volta la posizione dell’azienda in materia di proprietà intellettuale, dichiarando come Xiaomi si impegni a fornire agli utenti le migliori innovazioni tecnologiche, rispettando i diritti di intellectual property e offrendo soluzioni diversificate per risolvere le controversie sul tema.
La proprietà intellettuale a supporto delle ambizioni globali
Nel 2013, il sistema di proprietà intellettuale dell’azienda, ai suoi esordi nella Cina continentale, si concentrava sulla protezione della tecnologia sviluppata in proprio e sul brevetto dell’hardware e del sistema operativo MIUI. Da allora l’azienda è entrata in mercati esteri come l’Europa e, con il rapido sviluppo del business degli smartphone, ha attirato l’attenzione dei titolari di brevetti in tutto il mondo.
Inoltre, tra il 2014 e il 2019, mentre accelerava il suo sviluppo nei mercati esteri, Xiaomi ha preso come punto di partenza i mercati dell’India e del sud-est asiatico e si è spinta gradualmente verso i mercati europei e dell’America Latina. I diritti di proprietà intellettuale di Xiaomi sono cresciuti rapidamente durante il periodo, con oltre 2.000 patent application globali. Dal 2015 in poi, la media annuale delle domande di brevetto globale si è attestata a circa 6.000.
Attraverso diversi mezzi, come l’acquisizione, la concessione di licenze incrociate e il trasferimento di brevetti, Xiaomi ha accumulato importanti risultati in termini di brevetti. Nel 2016, Xiaomi e Microsoft hanno ampliato la loro partnership globale.
Dal 2020 Xiaomi ha compiuto progressi straordinari nella globalizzazione della proprietà intellettuale e ha accumulato risultati sostanziali nel campo della proprietà intellettuale, arrivando fino ai 29.000 brevetti in tutto il mondo, del settembre 2022.