Tra spread in crescita, crisi economica, e tasso di disoccupazione più alto d’Europa, l’Italia resta al centro della bufera mondiale sopratutto perché mantiene il primato italiano sulla produzione di armi.
L’industria militare italiana resta tra le prime 5 del mondo.
Incredibile ma vero l’Italia è uno dei 5 paesi della morte nella produzione di armi, preceduta da:
- Stati uniti
- Olanda
- Germania
- Cina
Pistole, fucili, cannoni, missili, carri armati, caccia, mine, ogni tipo di arma richiesta il 25% delle volte è “made in italy”!
Sul taccuino nero troviamo:
- Arabia Saudita (1.100 milioni di euro)
- Qatar (317 milioni)
- India (242 milioni)
- Emirati Arabi uniti (176 milioni)
- Marocco (112 milioni)
- Libia (59 milioni)
- Nigeria (50 milioni)
- Colombia (44 milioni)
- Oman (37 milioni)
Tra il 2009 2010 abbiamo raggiunto una crescita di settore del 74%, incassando così 2500 milioni di euro annui.
Abbiamo fornito aeromobili d’addestramento alla Turchia, al Marocco e anche all’Afghanistan, dove purtroppo perdono la vita decine di soldati italiani per la presunta “guerra di pace”.
Possiamo mai definirci portatori di pace se siamo noi i first fornitori di armi nel territorio africano?
La guerra in Libia, gli scontri in Egitto, le atrocità in Somalia se fossero nate per colpa nostra?
Perchè il governo italiano non si è mai posta questa domanda?
Perchè la comunità internazionale non interviene?
Purtroppo come ogni azione illegale i guadagni ottenuti da questo “sporco” mercato sono troppo alti, e siamo a corrente che dove c’è il cash$ la moralità non esiste.
Vorrei che si eliminasse questa macchia di sangue dalla fedina penale italiana, sognando così un’utopica risoluzione pacifica mondiale.